giovedì 22 gennaio 2009

Scintille tra Sony e Microsoft (eccheccaso)

Non è facile essere depositari di una pesante eredità come quella del "Kuta" (al secolo Ken Kutaragi). L'ex presidente di Sony Computer Entertainment è passato alla storia per le sue sparate al di là di ogni possibile logica di mediazione, che hanno fatto in più occasioni sorridere appassionati e addetti ai lavori. Se non altro ai tempi aveva dalla sua i numeri del mercato, cifre che schiacciavano qualunque altro possibile concorrente presente su piazza.

E' anche per questo che non si può che sorridere dopo le recenti dichiarazioni del suo successore Kaz Hirai, rilasciate alla rivista Playstation Magazine. Ecco nel dettaglio quanto affermato dall'illustre manager nipponico:

"Sony è leader ufficiale del settore videoludico. Ciò non è da intendersi in termini numerici, in base a chi possiede la maggiore base installata, o a chi vende maggiormente in una particolare settimana o in un mese, ma mi piace pensare che continuiamo a rivestire il ruolo di leader ufficiale dell'industria". Ha poi proseguito, "È difficile parlare di Nintendo, perché non la consideriamo come un'azienda rivale. Sono in un mondo differente, e noi operiamo nel nostro mondo, ecco come la vedo io"."In merito a Xbox, ancora una volta, non riesco a trovare una parola che racchiuda la sua situazione. Serve trovare una parola che descriva qualcosa che manca di longevità. E, anche se le cose dovessero andare male, è impossibile che alla fine del ciclo vitale di PlayStation 3 la base installata delle console rivali sia ancora superiore rispetto alla nostra."

Ora, affermare che oggi Sony ricopra ancora il ruolo di leadership che l'industria le riconosceva anni fa, è quantomeno irrealistico. Se il ragionamento fatto sul Wii è sostanzialmente esatto, in quanto comunque Nintendo ha sempre cercato di spingere verso un mercato e un target diversi, il discorso non regge in rapporto a Xbox 360, che grazie ai contenuti, all'efficienza del Live e alla nuova dashboard garantisce varietà e qualità (ancor più adesso che i problemi di inaffidabilità hardware sembrano essere migliorati rispetto al passato).

La risposta dalla casa di Redmond non si è comunque fatta attendere, direttamente dalle parole di Aaron Greenberg:

“Tale atteggiamento compiaciuto è fuori tema con la situazione odierna dell’industria e dei consumatori" ha dichiarato Greenberg a The Bitbag, aggiungendo poi "questa console war non sarà vinta solo per le specifiche hardware, ma da chi sarà in grado di rinnovare quando si parla di online e software. E' questo genere di cose ad essere nel nostro DNA, e francamente muove la console war a nostro favore. "Sono fiducioso sul fatto che venderemo meglio di PS3 per tutta la durata di questa generazione, fornendo maggiore innovazione e costruendo la migliore e più forte game-library, aumentando anche le nostre esperienze d’intrattenimento sul quello che è il miglior network online. Con una base installata che negli USA guida di oltre 7 milioni di unità (secondo le fonti di NPD), non posso immaginare uno scenario in cui PS3 possa competere con noi. Anche se dovessimo ipotizzare un raddoppio rispetto alle attuali vendite di PS3 e Xbox 360 rimanesse al livello attuale, non potrebbero colmare il gap prima del 2014".

Sparate a destra, sparate a sinistra, chi ne esce meglio è comunque il direttore della divisione Xbox di Microsoft che, pur andandoci giù pesante, fotografa in modo più limpido la situazione attuale del mercato. Il buon Hirai dal canto suo dovrebbe farsi un bagno d'umiltà e pensare a qualche nuova strategia per risollevare le sorti di una compagnia che non sembra assolutamente in grado di ripetere quanto fatto in passato. Il 2009 sarà un anno decisivo in questo senso, per comprendere una volta per tutte da quale parte si sposteranno gli equilibri e quale effetto riusciranno a sortire le poche esclusive rimaste.

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