giovedì 22 gennaio 2009

Quando il videogame diventa pubblicità

E' da un pò che non aggiorno e ho deciso di farlo parlando di alcuni argomenti che abbiamo trattato a lezione poche settimane fa. Un fenomeno crescente nel mondo di internet riguarda l'utilizzo dei videogame come mezzo pubblicitario, in alternativa ad un semplice e banale spot nel quale l'utente non è altro che un distratto spettatore. Perchè tutto questo funzioni serve immediatezza e una buona dose di componente "viral", ovvero quel meccanismo che consente ad un prodotto (un gioco, un video o quant'altro) di diffondersi da solo grazie al semplice passaparola dei fruitori.

Abbiamo quindi analizzato due esempi che stanno riscuotendo un grande successo sul web, Hotel 626 e CokeZeroGame. Il primo è un horror game che pubblicizza una marca americana di patatine, ambientato per l'appunto all'interno di un hotel, nel quale il protagonista deve sopravvivere ad una serie di eventi inquietanti. La visuale in soggettiva contribuisce ad accrescere la tensione nei tredici livelli che compongono la pur breve storia e tra i consigli preliminari viene ovviamente suggerito di giocare al buio e con le cuffie. Interessante anche la scelta di rendere accessibile il sito solamente dalle ore 18 alle 6 del mattino (anche se a dire il vero è sufficiente modificare l'ora sul proprio pc per accedere senza problemi in qualunque momento della giornata). Nel caso si sia collegati via webcam, durante il gioco verranno scattate alcune foto che andranno poi a comporre i titoli di coda, creati con migliaia di immagini di increduli e spesso ignari giocatori.

CokeZeroGame è strutturato in maniera leggermente diversa anche se il concept alla base è il medesimo. Si pubblicizza un prodotto, in questo caso la ben più famosa coca-cola zero, e per far ciò si pone l'utente nei panni di un ragazzo che dovrà superare diversi mini-giochi. Si parte a bordo di un'auto con l'obiettivo di attraversare alcuni checkpoint e poi saltare da un ponte, passando poi attraverso altri livelli completamente differenti, fino alla liberazione di una ragazza. Come per Hotel 626 il sistema di controllo sfrutta la tastiera e un punteggio andrà poi a comporre lo score finale una volta terminata la prova, con tanto di classifica generale per coloro che abbiano conseguito i risultati migliori.

Le idee sono interessanti e dimostrano come ci sia una continua ricerca di innovare gli strumenti in mano ai pubblicitari, per coinvolgere l'utenza su un piano non strettamente visivo e andando a colpire anche quei soggetti che non abbiano dimestichezza con i videogiochi nel senso più tradizionale del termine. Buon divertimento!

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