venerdì 17 dicembre 2010

"I saw myself today...it's me!"

Di L.A. Noire si è saputo molto poco per anni, anzi diciamo che non si è saputo un bel niente per tanto tempo, facciamo prima. Con il primo trailer tratto dal gioco vero e proprio abbiamo avuto un assaggio di quello che Team Bondi sta allestendo sotto gran riserbo fin dall'inizio del 2005. Ma il filmato pubblicato in questi ultimi giorni descrive nel dettaglio quella che sicuramente sarà destinata ad ergersi come tecnologia di riferimento negli anni a venire in termini di motion capture e realismo nella rappresentazione dei personaggi.

Una tale precisione nella riproduzione delle sfumature espressive non era mai stata raggiunta da alcuna altra tecnologia applicata ai videogames, nemmeno da maestri incontrastati dello sviluppo tecnologico quali i Naughty Dog. Come si può apprendere nel filmato a fare la differenza è l'enorme quantità di dati che viene elaborata durante la registrazione delle scene, più precisamente nel corso del cosiddetto Motion Scan, tale da consentire una sintesi a 360° di tutte le informazioni e gli stati d'animo espressi dall'attore in carne ed ossa e trasmessi alla controparte digitale. Qualcosa di assolutamente impensabile fino a pochi anni fa, quando l'espressività dei protagonisti, anche nelle produzioni più blasonate, era tutto fuorchè in grado di replicare l'enorme gamma di sensazioni e pensieri che possono annidarsi nella mente di una persona.

Peraltro LA Noire non sembra un mero sfoggio fine a sè stesso di nuove possibilità offerte dalla tecnologia. A quanto pare infatti tutto questo avrà delle ricadute notevoli anche sul gameplay, dal momento che saranno proprio le fasi investigative ad essere esaltate e poste al centro dell'attenzione. L'agente Cole Phelps dovrà pertanto impegnarsi nell'interrogare numerosi individui e sarà compito del giocatore capire chi di loro stia mentendo o semplicemente possieda interessi personali da salvaguardare. Insomma non avremo a che fare, come spesso accade, unicamente con sparatorie e inseguimenti.

Se poi a tutto ciò si aggiunge il fatto che siamo di fronte alla prima avventura prodotta da Rockstar vista dalla prospettiva di un uomo di legge e non da quella di un delinquente (più o meno incline alla redenzione non importa), si può affermare con fiducia che LA Noire rappresenti uno dei prodotti da tenere d'occhio per l'anno che verrà (circoletto rosso, per dirla alla Rino Tommasi).

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