giovedì 24 aprile 2008
Kojima insoddisfatto di Metal Gear Solid 4
In questi ultimi giorni, proprio mentre i server della Beta di Metal Gear Online davano i numeri, costringendo Konami a posticipare l'apertura ufficiale al 25 Aprile, il game designer nipponico, creatore di Solid Snake, ha fatto sentire la sua voce. Le dichiarazioni, come spesso accade, si prestano a molteplici interpretazioni; se calcoliamo poi una tendenziale inclinazione dei media ad enfatizzare ogni sfumatura pur di fare scalpore sembra quasi scontato dover prendere con riserva quanto affermato da Kojima. Ecco l'estratto dell'intervista:
"La giocabilità è molto vicina alla visione originale: ci si infiltra nel campo di battaglia e si può scegliere se giocare in modo stealth o interferire più direttamente. Ma dal lato grafico, come il motion-blending e la dimensione della mappa, non è stata assolutamente ottenuta la mia visione originale, la mia soddisfazione."
"Quando abbiamo mostrato per la prima volta l'engine del gioco al TGS, lo staff era davvero orgoglioso e felice. PS3 era una macchina da sogno, avevamo intenzione di lavorare su questo e quello, ed avevamo molte idee. Ma quando abbiamo davvero iniziato a sviluppare il gioco, ci siamo accorti della presenza di molte restrizioni, ed il risultato è ciò che vedete oggi. La visione originale era fare dieci passi avanti, la realtà è stata un solo passo, per non dire che non c'è stato alcun progresso."
Gli appassionati si sono interrogati a fondo in questi giorni, riguardo al significato di tali frasi. Da un lato gli inevitabili disfattisti, pronti a giurare in una qualità finale del prodotto non all'altezza dell'hype che si è creato in questi anni, intorno a quella che dovrebbe essere l'ultima avventura di Snake. Dall'altro i sostenitori della pura e semplice "sparata", dell'insoddisfazione di un genio nei confronti della sua opera. Personalmente propendo per quest'ultima ipotesi, ma quale sarà la verità? Che Kojima sia una personalità di un certo rilievo nel panorama dell'industria videoludica è indubbio, come del resto anche il suo atteggiamento perfezionista e visionario al contempo. E' prevedibile desumere che le frustrazioni di cui parla derivino esclusivamente da una serie di idee che avrebbe voluto implementare nella versione definitiva del gioco, raggiungendo un grado di innovazione che sfiorasse i limiti del rivoluzionario. I suoi piani sono andati in porto solo in minima parte, ma questo non necessariamente può essere sintomo di qualità al di sotto delle aspettative degli utenti. Che abbia voluto coprirsi in caso di un'ipotetica insoddisfazione dei fan? Che intendesse semplicemente sfogare la frustrazione? O farsi ulteriormente pubblicità? Chi può dirlo. Penso che tutto sommato non ci sia modo di saperlo con precisione fino al 12 Giugno, data dell'arrivo sugli scaffali nostrani del gioco. Io mi sento comunque fiducioso, ma la parola definitiva la si potrà dare solamente joypad alla mano.
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