lunedì 12 dicembre 2011

VGA 2011: The Last of Us, Rising e l'inglese di Kojima


Mi risparmio la fatica di scrivere un post esteso e completo, visto che nel frattempo ho pubblicato un ampio e dettagliato reportage su Gamemag.it. Di seguito il link.


Questi VGA sono stati all'insegna del chiaro-scuro. Se è vero che gli annunci ci sono stati, è altrettanto vero che alcuni di questi hanno deluso, in tutto o in parte. Mi riferisco in particolare al nuovo titolo in lavorazione da parte di BioWare. Con tutto il rispetto per la saga di Command & Conquer, da Ray Muzyka e soci mi sarei augurato qualcosa di diverso e di mai visto, che determinasse un discreto livello di "scimmia". Oltretutto il brevissimo teaser è stato totalmente fine a sè stesso, non mostrando assolutamente nulla del gioco o della trama, e scarno anche a livello di spettacolarizzazione (contrariamente, ad esempio, al trailer di Diablo III). Discorso simile per Fortnite, che peraltro potrebbe avere un suo perchè, ma si è visto troppo poco per poter effettuare una prima valutazione.

I pezzi migliori sono stati senza dubbio The Last Of Us e l'annuncio del reboot di Rising, firmato Platinum Games. Riguardo al nuovo titolo di Naughty Dog nel mio pezzo sottolineo come, dal punto di vista artistico, si percepiscano similitudini con Enslaved di Ninja Theory. Detto fatto. In mattinata il creative director Neil Druckmann ha confermato che i lavori verranno guidati proprio dall'ex lead di Ninja Theory, Mark Richard Davies.

Per Rising le sensazioni sono contrastanti. Da un lato ci troviamo di fronte ad una squadra eccezionale. Platinum Games ormai ha un curriculum ampio e, quando si parla di action e di gameplay portato all'eccesso, è maestra indiscussa. La supervisione di Kojima garantisce l'intera produzione, che peraltro a detta dello stesso designer, è stata ripresa da zero. Ecco spiegati i lunghi silenzi, nonostante il gioco sia stato svelato da più di due anni. Se però guardiamo l'altra faccia della medaglia è evidente che questo progetto nasconda insidie non indifferenti. Parliamo di Metal Gear, non di un franchise qualunque, e i fan tendono non solo ad essere conservatori nei confronti degli elementi fondanti della saga, ma anche molto esigenti. Personalmente, da estimatore di entrambe le realtà, mi auguro che il progetto possa assumere una propria identità indipendente rispetto alla storia e all'universo di Solid Snake.

Tra l'altro lo stesso Kojima, nel corso del suo intervento sul palco dei VGA, si è reso protagonista di una discreta figura di "M", dimenticandosi le poche frasi in inglese che avrebbe dovuto pronunciare prima che venisse lanciato il nuovo filmato. Il silenzio imbarazzato in sala ha fatto il resto e, per qualche istante, mi sono vergognato io per lui, vedendolo così in difficoltà. E' incredibile oltretutto come i giapponesi, così precisi e meticolosi, nel momento in cui vengono colti in contropiede non riescano ad improvvisare.

Parlando dello show, le "americanate" non sono mancate, e sono state nettamente peggiori rispetto allo scorso anno. Scenette e gag che potrebbero divertire giusto il pubblico americano, ma che probabilmente finirebbero per irritare qualunque altro abitante di questo pianeta...xD

Nota di chiusura, che ho colpevolmente omesso nell'articolo: il riferimento ad un futuro "Batman Arkham World", di cui è stato offerto un fugace spoiler durante il filmato per la premiazione del Joker come miglior personaggio di questo 2011. "Opss, spoiler...!" (cit.)


Vi lascio al mio pezzo, dove si parla anche di tutto il resto, compresa l'assegnazione dei premi. Aloha!